TAI  JI  QUAN

                             La Via dell’armonia

 

 

  Il Tai ji quan ( o anche Tai chi chuan ) indica la via  che porta all’armonia di corpo, spirito e anima.

E’ qualcosa di naturale, sempre a disposizione di chiunque, a qualunque eta’. E’ una disciplina che racchiude in se’ tutta la saggezza taoista, nella cui filosofia affonda le radici. La sua essenza è sapientemente codificata nel famoso simbolo del Tao , o diagramma Yin – Yang :  un cerchio suddiviso da un’onda in due campi, uno scuro(Yin) e l’altro chiaro(Yang).

Yin e Yang sono i due fondamentali principi complementari che si manifestano costantemente, dal punto di vista dei Cinesi, in tutti i fenomeni compresi fra la Terra e il Cielo, e costituisce il modello eterno dell’Universo. Tutto nella vita si basa sul continuo alternarsi di Yin e Yang ; tutto si manifesta nella dualita’ di passivo-attivo, oscuro-luminoso, morbido-duro, freddo-caldo, femmina-maschio,…..in un costante e perenne processo di trasformazione l’uno nell’altro. Cio’ e’ infatti rappresentato nel Tao come “ Yang nascente ” (il cerchiolino chiaro) all’interno del campo scuro Yin, viceversa nel campo chiaro Yang e’ presente il seme dello “ Yin nascente “ (il cerchiolino )scuro, ad indicare l’alternarsi e il trasformarsi dei due elementi, per raggiungere una condizione di equilibrio.

Alla luce di tale base concettuale, e’ evidente che anche (e soprattutto) la disciplina del Tai ji quan, sia espressione di quanto affermato e considerato precedentemente, e ne rispetti tutti i principi : infatti proprio il fondamento ideale del Tai ji  e dei suoi movimenti, nasce dalla compenetrazione dei due elementi Yin e Yang e dal loro continuo trasformarsi l’uno nell’altro.

Il termine “Tai ji” puo’ essere tradotto come “Supremo Fondamento”, ed esprime proprio la dualita’ irriducibile e primordiale dei due principi opposti Yin e Yang. Tale opposizione, cosi’ come rappresentata nel simbolo del Tao, si esprime in modo cinetico nell’esercizio stesso: ogni movimento ha andamento circolare e da esso scaturisce il suo opposto; si affonda verso il basso prima di estendersi verso l’alto; si arretra prima di avanzare; ci si sposta a sinistra prima di ruotare a destra.

Quando l’avversario attacca, rompe l’equilibrio iniziale di calma, quindi per ripristinare tale equilibrio, ci si oppone con un movimento fluido e lento, per richiudere il cerchio e trasformare lo “Yang” ricevuto (forte) in “Yin”(morbido). La cedevolezza vince infallibilmente sulla forza, e l’avversario viene sopraffatto dal suo stesso gesto. “Quan” ha il significato di combattimento o pugno, percio’, sebbene la traduzione finale possa essere interpretata con sfumature diverse, la sua definizione e’ racchiusa in “Combattimento del Supremo Fondamento”.

Il combattimento e’ il mezzo, non il fine, per capire il proprio corpo, le proprie potenzialita’, sviluppare l’energia interiore ( il Qi ), l’energia mentale, e giungere cosi’ alla consapevolezza del proprio essere, dell’Uomo che rappresenta l’Elemento centrale tra Cielo e Terra.

 

                       “ L’uomo obbedisce alla legge della terra,

                             la terra alla legge del cielo,

                             il cielo alla legge del cammino                   

                        Il cammino obbedisce alla legge del suo stesso disegno.”

                                                                 

                                                        ( Laozi, dal Tao-Te-Ching )